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La Storia delle tag
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Le tag iniziarono a diffondersi a Manhattan gia' dal 1968. Nell'estate del '71 questo 'hobby' era diventata una moda contagiosa e tutti i treni della metropolitana di New York ne erano tappezzati.
In particolare venivano colpite le linee x e XX che seguendo un percorso piu' ampio mostravano il nome del writer in un gran numero di zone e quartieri.Ispirato,per sua ammissione,da Julio 208,il primo taggatore di rilievo della storia,un ragazzo di origine greca che si firmava Taki 183 prese a tappezzare qualunque superficie usando marker a punta larga,che finora non erano stati mai usati,affinche' la sua tag si notasse meglio delle altre.Le migliaia di tag di Taki 183 innescarono questa moda,che porto' il New York Times ,il 21 luglio 1971 a dedicare un articolo al fenomeno e ad intervistare il ragazzo.
L'estratto di questo articolo 'storico' si trova nel libro 'Writing' di Daniela Lucchetti (ed.Castelvecchi),la traduzione e' mia.
Taki e' un teenager di Manhattan che scrive il suo nome e il suo numero civico ovunque vada.Lui dice che e' qualcosa che semplicemente 'deve fare'.
Il suo TAKI 183 appare nelle stazioni della metro e all'interno dei vagoni di tutta la citta',sui muri lungo Broadway e all'aeroporto internazionale
J.F. Kennedy nel New Jersey(...)e in altri posti.
Lui ha centinaia di imitatori,inclusi Joe 136,Barbara 62,Eel 159,Yank 135 e Leo 136.
L'autorita' dei trasporti ha stimato che rimuovere queste parole piu' le oscenita' e gli altri graffiti presenti nelle stazioni della metropolitana avra' un costo,per questo ultimo anno, di 80,000 ore di lavoro cioe' circa 300,000 dollari.
"Io lavoro ,anch'io pago le tasse IT DOESN'T HARM ANYBODY?" dice Taki in un'intervista quando gli si parla del costo di rimuovere i graffiti.E domanda 'Perche' badano a queste cose da ragazzi?Perche' non (dicono,n.d.t.) delle organizzazioni per le campagne elettorali che attaccano figurine in tutte le metropolitane quando e'tempo di elezioni?'
WITHHOLDS LAST NAME
Il diciassettene recentemente diplomato al liceo vive sulla 183esima strada tra Aubdon e Amsterdam Avenue.Ha chiesto che il suo cognome non venga rivelato.Taki,dice,e' un tradizionale diminuitivo greco per Demetrious che e'il suo vero nome.
'Normalmente non mi sento una celebrita'-dice- ma i ragazzi mi ci fanno sentire quando mi presentano a qualcuno."Questo e' lui" dicono.I ragazzi sanno chi e' il primo (cioe' chi e' 'lui',n.d.t.).Taki dice che quando ha iniziato a far serpeggiare il suo nome e numero civico sul camioncino dei gelati del suo vicinato ,all'inizio dell'estate scorsa,nessun'altro faceva graffiti simili.
-Purtroppo l'intervista a Taki si conclude a questo punto,nel libro ossia alcune colonne sono state tagliate.Pero' c'e' una foto di un muro letteralmente bombardato,che rende perfettamente l'idea delle dimensioni raggiunte dal fenomeno tag in quel periodo.Si tratta di un muro della 183esima strada,dove vive Taki.
Tutte le tag sono nomi scritti in stampatello,niente a che fare con le elaborazioni di 'noi giovani d'oggi'.
C'e' una sola tag moderna ossia indecifrabile e solo Che 159 scrive in corsivo e sottolinea il suo nome.La didascalia sottostante dice che Taki 'ha ampliato il suo campo e sconfitto gli imitatori'.
Lady G 7/7
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